La Mostra Rifiu-ti-amo si è svolta alla Casa della Musica dal 28 maggio al 2 giugno 2015.
Il servizio fotografico è a cura di Fabio Cavalli
Un sentito grazie a tutti i partecipanti, alle aziende del riciclo di Parma, all'amministrazione comunale e soprattutto ai collaboratori che hanno donato tanto del loro tempo
Un sentito grazie a tutti i partecipanti, alle aziende del riciclo di Parma, all'amministrazione comunale e soprattutto ai collaboratori che hanno donato tanto del loro tempo
Il bel rifiuto
Ma cosa mai ci potrà essere di attraente in una mostra concorso con opere realizzate dalle scuole e con materiali di riciclo?
Basta una prima superficiale visita per rimanere sorpresi e trovarla alquanto piacevole, sarà per i colori, per la fantasia dei bimbi, per l'impegno che traspare dalle opere realizzate, esposte ad altezza bimbo su un arredamento spartano e minimale che si integra nel contesto architettonico e sicuramente con il tema della mostra.
Poi ad uno sguardo appena più attento inizi ad intravedere il lavoro didattico e la progettualità sottostante con molteplici concetti espressi, e ti rendi conto di aver partecipato ad un progetto davvero interessante ed importante.
Non si riesce certo a menzionarle tutte, tante sono, e per descriverle servirebbero diverse pagine. Giusto per farsi una idea, puoi incontrare la bimba che in questo momento è attratta incuriosita dal “Trittico” il labirinto verticale ricavato da ex cassettine in legno portabottiglie, trovi il “libro gioco” che ha recuperato piccoli indumenti dismessi e stimola la manualità dei più piccoli che sfogliandone le pagine trova un bottone da infilare in un asola, un bottone automatico da agganciare, una zip da chiudere od un laccetto da allacciare, trovi la “piccola” solidarietà con il gioco del bowling donato agli alunni ospiti da una scuola colpita dall'alluvione di ottobre, trovi i “giardini sospesi” con un angolo di verde recuperato dando una seconda vita a dei barattoli, trovi i Ri-Strumenti oggetti che invece di essere gettati Ri-tornano a seconda vita diventando Strumenti musicali, oppure il “castello gioco” delle biglie con tanto di pannellino solare per l'illuminazione interna e con la sorpresa di altri giochi che trovi nei cassetti dove finisce la biglia a fine percorso, incontri i “colori dell'inutile” rappresentati in un salotto ed i burattini con il quale si è realizzato un plastico, entrambi protagonisti della proiezione di un video sulla loro realizzazione.
Proseguendo con oggetti di utilità pratica come con la segnaletica scolastica con le scritte tappo, le cassette di plastica o legno che diventano telai di tessitura, il completo studio di impatto ambientale di un gesto diffuso e automatico, quello di gettare a terra il mozzicone di sigaretta.
Fa male alla salute di chi lo ha fumato, a quella di chi gli è stato vicino ed all'ambiente e/o ai piccoli amici animali che li scambiano come cibo...
Saltando sicuramente tanto di altrettanto bello e interessante, possiamo terminare la visita con il manuale di cartone “questo dove lo metto” dove i bimbi insegnano a noi adulti questa difficile e impegnativa (?) raccolta differenziata.
Gli stessi bimbi che al loro arrivo esclamano “questo lo abbiamo fatto noi!”.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile queste belle giornate.
Basta una prima superficiale visita per rimanere sorpresi e trovarla alquanto piacevole, sarà per i colori, per la fantasia dei bimbi, per l'impegno che traspare dalle opere realizzate, esposte ad altezza bimbo su un arredamento spartano e minimale che si integra nel contesto architettonico e sicuramente con il tema della mostra.
Poi ad uno sguardo appena più attento inizi ad intravedere il lavoro didattico e la progettualità sottostante con molteplici concetti espressi, e ti rendi conto di aver partecipato ad un progetto davvero interessante ed importante.
Non si riesce certo a menzionarle tutte, tante sono, e per descriverle servirebbero diverse pagine. Giusto per farsi una idea, puoi incontrare la bimba che in questo momento è attratta incuriosita dal “Trittico” il labirinto verticale ricavato da ex cassettine in legno portabottiglie, trovi il “libro gioco” che ha recuperato piccoli indumenti dismessi e stimola la manualità dei più piccoli che sfogliandone le pagine trova un bottone da infilare in un asola, un bottone automatico da agganciare, una zip da chiudere od un laccetto da allacciare, trovi la “piccola” solidarietà con il gioco del bowling donato agli alunni ospiti da una scuola colpita dall'alluvione di ottobre, trovi i “giardini sospesi” con un angolo di verde recuperato dando una seconda vita a dei barattoli, trovi i Ri-Strumenti oggetti che invece di essere gettati Ri-tornano a seconda vita diventando Strumenti musicali, oppure il “castello gioco” delle biglie con tanto di pannellino solare per l'illuminazione interna e con la sorpresa di altri giochi che trovi nei cassetti dove finisce la biglia a fine percorso, incontri i “colori dell'inutile” rappresentati in un salotto ed i burattini con il quale si è realizzato un plastico, entrambi protagonisti della proiezione di un video sulla loro realizzazione.
Proseguendo con oggetti di utilità pratica come con la segnaletica scolastica con le scritte tappo, le cassette di plastica o legno che diventano telai di tessitura, il completo studio di impatto ambientale di un gesto diffuso e automatico, quello di gettare a terra il mozzicone di sigaretta.
Fa male alla salute di chi lo ha fumato, a quella di chi gli è stato vicino ed all'ambiente e/o ai piccoli amici animali che li scambiano come cibo...
Saltando sicuramente tanto di altrettanto bello e interessante, possiamo terminare la visita con il manuale di cartone “questo dove lo metto” dove i bimbi insegnano a noi adulti questa difficile e impegnativa (?) raccolta differenziata.
Gli stessi bimbi che al loro arrivo esclamano “questo lo abbiamo fatto noi!”.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile queste belle giornate.
La giuria e i vincitori del concorso 2015
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